IL PROGETTO EDUCATIVO del CLUB ALPINO ITALIANO
L’Alpinismo Giovanile ha lo scopo di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione.
IL GIOVANE è il protagonista delle attività di Alpinismo Giovanile e pertanto non si può prescindere da una dimensione educativa.
L’ACCOMPAGNATORE è lo strumento tramite il quale si realizza il progetto educativo dell’Alpinismo Giovanile.
IL GRUPPO come nucleo sociale, è il campo di azione per l’attività educativa; le dinamiche che vi interagiscono devono orientare le aspirazioni del giovane verso una vita autentica attraverso un genuino contatto con la natura.
L’ATTIVITÀ con cui si realizzano questi intendimenti è essenzialmente, l’escursionismo di montagna finalizzato verso obiettivi didattici programmati inteso come recupero della dimensione del camminare nel rispetto dell’ambiente geografico (naturale e umano).
IL METODO di intervento si basa sul coinvolgimento del giovane in attività divertenti stabilendo con lui un rapporto costruttivo secondo le regole dell’imparare facendo.
L’UNIFORMITÀ’ Operativa delle Sezioni nell’ambito dell’Alpinismo Giovanile è presupposto indispensabile perché si possa realizzare il progetto educativo del Club Alpino Italiano.
“Le attività” del Progetto Educativo approvato dal Consiglio Centrale del CAI del 23 aprile 1988, deve intendersi come generalizzazione di ogni attività motoria nel contesto dell’ambiente montano.
Sono quindi comprese, oltre alle attività tipicamente escursionistiche, tutte le iniziative atte a consentire il corretto approccio del giovane alle tecniche più specializzate proprie delle attività contemplate nello Statuto e nel Regolamento del Club Alpino.
Il Progetto Educativo è regolato dal documento ufficiale del Club alpino italiano per il settore giovanile. Approvato dal Consiglio centrale il 23 aprile 1988, è stato successivamente chiarito dalla circolare 6/89 e integrato dalla circolare “Temi del metodo applicativo” del 20 gennaio 1990.
Le linee programmatiche di assetto, inquadrano organicamente il settore giovanile del Club. L’attività (dati 2000) è sviluppata da 96 Accompagnatori nazionali e 638 Accompagnatori di Alpinismo giovanile, qualificati attraverso appositi corsi di formazione e verifica, che operano nelle sezioni del CAI con il supporto degli aiuto accompagnatori sezionali.
Il Progetto – scuola del Club Alpino Italiano, che rappresenta uno degli aspetti più interessanti, ha lo scopo di offrire ai giovani opportunità formative nella scuola attraverso una collaborazione con l’istituzione scolastica e le famiglie. Propone la montagna come laboratorio nel quale realizzare, mediante una progettazione integrata, le comuni finalità di crescita umana e consapevole, armonioso e costruttivo rapporto con l’ambiente.
Lo studente, da un lato, è il protagonista delle attività formative; il Gruppo – classe, dall’altro lato, è il nucleo sociale, è il campo di azione per l’attività formativa; le dinamiche che vi interagiscono devono favorire l’orientamento del giovane verso una vita autentica attraverso la conoscenza ed il genuino contatto con la natura. L’insegnante insieme all’accompagnatore CAI sono stretta collaborazione e nel rispetto reciproco dei ruoli, sono i principali strumenti tramite i quali si realizza il progetto.
Le attività sono organicamente inserite nella programmazione educativo-didattica e prevedono momenti integrati di conoscenza e di esperienza diretta con la montagna finalizzati alla formazione del giovane.
Il metodo d’intervento coinvolge il giovane in attività creative di apprendimento e trae la sua origine dai rapporti costruttivi che emergono nel gruppo, secondo le regole dell’ ”imparare facendo”.
Nel corso di questo anno scolastico 2011-2012 il CAI – Sezione dell’Aquila ha svolto un’intensa attività di collaborazione in varie istituzioni scolastiche, raggiungendo risultati importanti, fra i quali vi è senza dubbio l’avvicinamento e la conoscenza del territorio circostante, elementi necessari per educare i giovani al rispetto per l’ambiente e la sua salvaguardia.