19 Ottobre 2021

Lettera ai Soci

Il nuovo Consiglio Direttivo della Sezione, avviando le attività per il mandato 2021-2024, desidera condividere con tutti i Soci alcune considerazioni sugli anni e le iniziative che ci attendono.

Il primo pensiero del nuovo Consiglio Direttivo della Sezione, dopo la rielezione per il secondo mandato, con un esito delle votazioni inequivocabile, è rivolto a tutti i Soci della Sezione, che ringraziamo per la fiducia e l’apprezzamento dimostrati.

Siamo consapevoli della responsabilità e pieni di soddisfazione per il risultato, ma anche consci della trappola che questa sensazione nasconde: la nostra città, il suo territorio, rappresentano comunque – per belli e vasti che siano – una realtà ristretta. Questa considerazione ci porta a pensare che occorre, sempre di più, cercare di discostarsi da atteggiamenti improntati al provincialismo e pensare, progettare le nostre azioni con una visione più universale, guardando il mondo che ci circonda, le nostre montagne in particolare, come appartenenti a un insieme più grande, riguardante le generazioni future più che la nostra.

L’impegno per i prossimi anni sarà indirizzato da questo pensiero.

Si vedono emergere da ogni angolo particolarismi, campanilismo e opportunismo: le montagne sono state, sono e devono restare un luogo libero e selvaggio, in cui l’unica regola sia il rispetto della natura e la buona educazione. Saremo vigili sui temi ambientali, senza remore o timore di scontentare chi deve prendere decisioni. Anzi, solleciteremo all’azione la politica e gli Enti preposti, spiegando e insistendo, suggerendo un pensiero lungimirante sul futuro delle nostre terre alte, sul loro destino, sulla loro tutela. Senza dimenticare la strada maestra dell’informazione e della formazione, che ci contraddistinguono e ci rendono partecipi e protagonisti delle scelte strategiche che i nostri interlocutori, i nostri amministratori, sono chiamati a definire e adottare.

Per quello che riguarda la vita della Sezione, chiediamo a tutti i Soci che sentono di avere competenza, disponibilità d’animo e buona volontà, di impegnarsi, partecipando con passione alle attività e alle iniziative delle Commissioni, con un apporto costruttivo e scevro da retropensieri: ci si metta in gioco, senza il timore di non poter esprimere la propria opinione, o che essa non venga ascoltata e considerata o, peggio, travisata.

Il Club Alpino è uno spazio di azione da riempire di contenuti: ognuno può fornire un apporto, un consiglio, un’indicazione. Quando nello scorso triennio questo è successo, quando tanti Soci hanno messo a disposizione il loro tempo, la loro capacità e la loro spinta ideale, sono stati tutti messi nella giusta condizione per poter operare e il Direttivo intero si è mosso per agevolare la loro azione e supportarla nel migliore dei modi.

Ciò che non ci aspettiamo è che si creino condizioni di attrito e incomprensione: la ruggine blocca i meccanismi più efficienti, se non vengono lubrificati con l’olio della comune passione e con una disponibilità sorridente e serena.

Quindi, porte spalancate. Cercheremo, da subito, di tenere la Sede aperta almeno tre-quattro giorni a settimana; riprenderemo le attività “in presenza”, ora che sembra possibile farlo; incontri, proiezioni (Cime & Dintorni fine ottobre-inizio novembre), corsi fomativi (un Corso regionale ASE, un Corso di Arrampicata su Roccia, un Corso per conduttori di Joëlette sono già in svolgimento).

La Sezione è viva come non mai e l’età media degli iscritti si è molto abbassata. Questo non è un traguardo, anzi è un punto di partenza. È comunque un sostanziale riconoscimento – al di là delle parole – dell’adeguatezza delle scelte strategiche che il CAI dell’Aquila ha messo in campo.

Alla scadenza dell’attuale Consiglio Direttivo, fra due anni e mezzo, nel marzo 2024, vorremmo lasciare il timone della Sezione a un gruppo di giovani ricchi di talenti (ce ne sono tantissimi), appoggiati e supportati da Soci anziani, esperti, che abbiano ben chiara la necessità di operare per il futuro del CAI, non per il mantenimento di uno status che può certamente solleticare l’ego ma che, in mancanza di tensione morale, lascia il tempo che trova, diventa esercizio autoreferenziale e sterile.

Desideravamo poter condividere con voi questi pensieri: il Consiglio Direttivo appena eletto vi attende tutti, per portare avanti, insieme, un progetto di rinnovamento della nostra Sezione già speditamente avviato, ma che ha bisogno della vostra condivisione e del vostro impegno.

Il Consiglio Direttivo 


Aggiornato il 19 Ottobre 2021